APRILE
XXVIII. GIORNO
Un pensiero al giorno con Montfort.
O mia gioia, mia luce, mia vita, io ti desidero con tutto il cuore; sospiro con indicibile ardore di essere un giorno unito a te, per amarti e glorificarti con tutta la purezza e la perfezione possibile. Perciò ti supplico, o Dio del mio cuore, di liberare l’ anima mia dalla prigione del corpo. Spezza, te ne prego, i lacci che la tengono schiava e donale la libertà dei tuoi figli, affinché essa ti canti eternamente inni di amore e di benedizione nella patria dei viventi, perché là soltanto e non in quella dei morti io ti potrò lodare e amare perfettamente. Camminerò alla presenza del Signore sulla terra dei viventi. Là soltanto, mio Dio, io ti potrò piacere senza amareggiarti; là ti potrò contemplare senza veli; là ti potrò amare senza incostanza e ti potrò servire senza difetti. L’anima mia ha sete del Dio vivente. Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! Al risveglio mi sazierò della tua presenza. O mio amato Signore, fino a quando non sarò giunto nella patria, il mio cuore non avrà pace e languirà d’amore. L’hai creato per te, questo cuore, ed esso sarà sempre inquieto fino a quando non riposerà pienamente nelle tue braccia.
Testamento spirituale, 48