LUGLIO
XXIII. GIORNO
Un pensiero al giorno con Montfort.
La Sapienza eterna, essendo l’oggetto della felicità e delle compiacenze dell’eterno Padre e la gioia degli angeli, è il principio delle più pure dolcezze e consolazioni per l’uomo che la possiede. Gli dona un gusto per tutto ciò che è di Dio, e gli fa perdere il gusto delle creature. Rallegra il suo spirito con lo splendore dei suoi lumi; versa nel suo cuore una gioia, una dolcezza e una pace indicibili, anche in mezzo alle amarezze e alle tribolazioni più rudi. Nella sua amicizia vi è un autentico e santo piacere, mentre le gioie e i piaceri che si possono ricavare dalle creature sono solo apparenza di piacere e afflizione dell’anima. Quando la Sapienza eterna si comunica a un’anima, le infonde tutti i doni dello Spirito Santo e tutte le grandi virtù in grado eminente: le virtù teologali: una fede viva, una ferma speranza, un’ardente carità; le virtù cardinali: una temperanza ordinata, una prudenza sperimentata, una giustizia perfetta e una forza invincibile; le virtù morali: una pietà autentica, un’umiltà profonda, una dolcezza incantevole, un’obbedienza indiscussa, un distacco totale, una mortificazione continua, un’orazione sublime, ecc..
L’amore dell’eterna Sapienza. 98-99