La Manna dell’Anima - Lectio divina - P. Paolo Segneri

FEBBRAIO

XXV. GIORNO

Mezzi per assicurarsi dai terrori del Giudizio.

 

« Vigilate omni tempore orantes, ut digni habeamini fugere ista omnia, quae futura sunt, et stare ante Filium hominis. — Vegliate in ogni tempo pregando di essere fatti degni di schivare nell’ultimo dì la sorte cattiva, e star con fiducia dinanzi al Figliuolo dell’uomo » (Luca 21, 36).

 

I.

Considera, che il Signore vuole con queste parole darti ad intendere, che l’opera della tua eterna salute non ha da dipendere nè tutta da te, nè tutta da lui. Non tutta da lui, e per questo dice, che vegli; non tutta da te, e per questo dice, che ori. Hai da fare quello, che puoi dalla parte tua : star considerato, star cauto, non dar luogo alla tentazione; cioè vegliare. E di poi come se non avessi con tutto ciò fatto niente, hai da orare, hai da ricorrere a Dio, hai da raccomandarti a Dio, hai da supplicarlo umilmente, che ti protegga con la sua santissima grazia. Questa è la vera regola di salvarsi.

II.

Considera, che non basta cominciare a procedere in questa forma; ma bisogna continuare sino al fine, incessantemente, indefessamente. Omni tempore. Alcuni credono, che basti loro di vegliare, e di orare, quando è tempo di tentazione. E non è così. Si deve far d’ogni tempo. Non vedi tu, come procedono i cani fedeli? Assistono alla lor greggia, anche quando ne sono lontani i lupi, lontani i ladri. E perchè? Perchè non vi vengano. Così tu pure hai da procedere a pro dell’anima tua. Vegliare, ed orare, ancora quando non vi sia tentazione, affinchè non venga. « Vigilate et orate, ut non intretis in tentationem. — Vegliate, ed orate, affinchè non entriate nella tentazione ». Come tu non istai più sopra di te, come lasci la tua Orazione, spesso tra il dì tu non sei sollecito a ricorrere a Dio, a raccomandarti a Dio, non accade che la tentazione più venga a ritrovarti, già v’entri da te medesimo, perchè tu già butti l’arme, e così ti rendi inabile alla difesa. Però come non v’è tempo, nel quale tu, rimasto nelle tue nude forze, non corra indubitato pericolo di perire; così non v’è tempo, nel qual tu abbia a lasciare di assicurarti.

III.

Considera quali saranno i frutti di questa sollecitudine. Schivare nel dì del Giudizio la sorte cattiva: Fugere ista omnia, quae futura sunt, e incontrar la buona: Stare ante filium hominis. Dei giusti soli si dice, che innanzi a quel gran tribunale staranno fermi: staranno forti: Stabunt in magna constantia, mercè il testimonio della buona coscienza : degli empii, che caderanno senza speranza di poter giammai rilevarsi: Non resurgent impii in judicio (Salmi 1, 5).

IV.

Considera, che tutte le tue diligenze non sono mai bastevoli a farti degno di un tal favore. Però hai da supplicare il Signore, che dignus habearis, cioè che per sua misericordia ti tratti, come se tu veramente ne fossi degno. E così questo medesimo ha da essere anche il soggetto di quelle assidue preghiere, che spargi a Dio: schivar nell’ultimo dì la sorte cattiva, incontrar la buona. Vigilate omni tempore orantes, ut digni habeamini etc.

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