La Manna dell’Anima - Lectio divina - P. Paolo Segneri

GENNAIO

XVIII. GIORNO

Differenza tra i diletti di Dio, e quelli del demonio.

 

«Non potestis mensae Domini participes esse, et mensae Daemoniorum. Non potete partecipare alla mensa del Signore, e alla mensa de’ Demonii »
(Prima Lettera ai Corinzi. 10, 21).

 

I.

Considera, che questa diversa mensa è la diversa qualità dei diletti, che dà Dio, e che danno i Demonii. Quei, che dà Dio, vengono da un Signore che ci ama, come sue creature, svisceratissimamente. Quei, che danno i Demonii, vengono da nemici. Or da questo solo argomenta la differenza. I Demonii ti voglion avvelenare, e però ti danno cibi talora grati al palato, ma pestilenti. Iddio vuol sanarti, e però ti dà cibi or amabili, ed or amari, secondo il vario bisogno, ma sempre al pari salubri.

II.

Considera, ch’è necessario pertanto far elezione. Chi vuol la mensa di Dio, non si curi di goder quella dei Demonii. Chi vuol la mensa dei Demonii, non confidi goder di quella di Dio. Alcuni vorrebbono star a tutte queste due mense; non si può; nè pur può starsene a parte, participes esse.

III.

Considera la cecità dei mortali, i quali abbandonata la mensa di Dio corrono in tanto numero a quella dei Demonii, non bramando altro, che dar pascolo al fasto, all’interesse, all’ira, all’invidia, a qualunque altra più sregolata affezione. Che se pure non seggono alcuni alla mensa di un Demonio, seggono a quella d’un altro. Se non pascono l’ambizione, pascono la lussuria; se non pascono la lussuria, pascono l’ambizione. Bisogna generosamente risolversi a lasciare ognuna di esse, qualunque siasi : però non si dice «Daemonis — del Demonio », ma «Daemoniorum — dei Demonii ».

IV.

Considera a qual mensa stai tu, Divina, o diabolica. Se gran tempo non provi diletto alcuno nelle cose spirituali, in pensar a Dio, in parlar di Dio, in operare per Dio, ma piuttosto provi una svogliataggine somma, sta bene attento: qualche Demonio ti pasce.

Archivio delle meditazioni